CONSIGLI
29/05/2017
di Fidia Farmaceutica Spa
ATTIVITÀ FISICA E TONO DELL’UMORE
Esercizio fisico e tono dell’umore.
Il legame tra attività fisica e tono dell’umore è dimostrato da tempo. Lo scambio è continuo e i messaggi positivi di un versante si riverberano altrettanto positivamente sull’altro. Vale a dire: chi si muove aiuta anche il tono dell’umore. E viceversa: più sedentari vuol dire più malinconici e abbassamento del tono dell’umore.
Ecco perché, quando il tono dell’umore vira verso il basso, anche se tutto congiura per farci preferire il divano di casa, è indispensabile fare un piccolo sforzo di volontà e non abbandonare l’attività fisica preferita. Lasciar perdere le sessioni di palestra, piscina, jogging, passeggiate quotidiane o la danza o le e, infatti, fa male al fisico e invia messaggi in negativo anche al cervello, con conseguenze sul tono dell’umore.
Del resto, le linee guida dell’American Heart Association affermano che, con 150 minuti a settimana di attività fisica moderata (oppure la metà, 75 minuti, di esercizio intenso) si abbatte di oltre un terzo il rischio di far ammalare il cuore. E, se sta bene il cuore, stanno meglio anche il cervello e il tono dell’umore.
Questi consigli sul tono dell’umore sono validi specialmente per chi è tendenzialmente pigro: sono sufficienti 30 minuti di passeggiata per 3 volte alla settimana per ridurre il rischio di problemi cardiaci del 12%. E, dato ancora più confortante, questa protezione si evidenzia anche in chi inizia una qualunque attività fisica dai 50 anni in poi.
Come sostengono gli esperti, dare il via al circolo virtuoso tra attività fisica, salute del cuore e tono dell’umore non richiede grandi sforzi: infatti a funzionare meglio è proprio l’attività fisica moderata. E sono tutti concordi nel sottolineare che deve essere piacevole per chi la svolge. Quindi è controproducente, per i muscoli e per il cervello, obbligarsi a fare jogging se si preferiscono giardinaggio e pilates, o buttarsi in piscina se si amano la zumba e il ballo.
Una buona attività fisica (gradita a chi la fa e condotta in tempi e modi corretti) stimola infatti la produzione di endorfine, gli ormoni del benessere che incidono sul tono dell’umore. Bisogna però ricordare che le endorfine da sole non bastano a riportare stabilmente in alto il tono dell’umore. Spesso la fase grigia si prolunga ed è questo il momento di dare una mano in più alle riserve biochimiche del cervello. Un aiuto esterno del tutto naturale per migliorare il tono dell’umore viene da un integratore (vale a dire non un farmaco), che contiene la molecola SAMe (S-Adenosil-Metionina). La SAMe, infatti, fornisce al cervello la materia prima per sintetizzare i cosiddetti neurotrasmettitori del buonumore che incidono sul tono dell’umore: dopamina, noradrenalina e serotonina.
Ecco perché, quando il tono dell’umore vira verso il basso, anche se tutto congiura per farci preferire il divano di casa, è indispensabile fare un piccolo sforzo di volontà e non abbandonare l’attività fisica preferita. Lasciar perdere le sessioni di palestra, piscina, jogging, passeggiate quotidiane o la danza o le e, infatti, fa male al fisico e invia messaggi in negativo anche al cervello, con conseguenze sul tono dell’umore.
Del resto, le linee guida dell’American Heart Association affermano che, con 150 minuti a settimana di attività fisica moderata (oppure la metà, 75 minuti, di esercizio intenso) si abbatte di oltre un terzo il rischio di far ammalare il cuore. E, se sta bene il cuore, stanno meglio anche il cervello e il tono dell’umore.
Questi consigli sul tono dell’umore sono validi specialmente per chi è tendenzialmente pigro: sono sufficienti 30 minuti di passeggiata per 3 volte alla settimana per ridurre il rischio di problemi cardiaci del 12%. E, dato ancora più confortante, questa protezione si evidenzia anche in chi inizia una qualunque attività fisica dai 50 anni in poi.
Come sostengono gli esperti, dare il via al circolo virtuoso tra attività fisica, salute del cuore e tono dell’umore non richiede grandi sforzi: infatti a funzionare meglio è proprio l’attività fisica moderata. E sono tutti concordi nel sottolineare che deve essere piacevole per chi la svolge. Quindi è controproducente, per i muscoli e per il cervello, obbligarsi a fare jogging se si preferiscono giardinaggio e pilates, o buttarsi in piscina se si amano la zumba e il ballo.
Una buona attività fisica (gradita a chi la fa e condotta in tempi e modi corretti) stimola infatti la produzione di endorfine, gli ormoni del benessere che incidono sul tono dell’umore. Bisogna però ricordare che le endorfine da sole non bastano a riportare stabilmente in alto il tono dell’umore. Spesso la fase grigia si prolunga ed è questo il momento di dare una mano in più alle riserve biochimiche del cervello. Un aiuto esterno del tutto naturale per migliorare il tono dell’umore viene da un integratore (vale a dire non un farmaco), che contiene la molecola SAMe (S-Adenosil-Metionina). La SAMe, infatti, fornisce al cervello la materia prima per sintetizzare i cosiddetti neurotrasmettitori del buonumore che incidono sul tono dell’umore: dopamina, noradrenalina e serotonina.
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