CONSIGLI
16/06/2017
di Fidia Farmaceutica Spa
L’ACIDO LATTICO NEI MUSCOLI SI TOGLIE COSÌ
Di solito è sufficiente concedere ai muscoli un po' di relax per lasciarli riossigenare. Se si vuole fare in fretta le soluzioni ci sono.
Una sensazione di dolore e “bruciore” ai muscoli, un senso di debolezza: l’eccesso di acido lattico si annuncia così, nel bel mezzo di una pedalata veloce, di una corsa, mentre ti stai allenando per la maratona. È il segnale che lo sforzo fisico che stai facendo è troppo intenso e che i muscoli stanno lavorando senza ossigeno.
L’acido lattico è prodotto normalmente dai muscoli in piccole quantità, anche in condizioni di completo riposo. In questi casi viene via via smaltito dall’organismo, in particolare dal fegato, passando attraverso il sangue.
Durante l’attività fisica prolungata e intensa, quando c’è poco ossigeno a disposizione per la respirazione cellulare, la produzione aumenta e i meccanismi di smaltimento non riescono a tenere il passo. Ecco che l’acido lattico si accumula e ostacola il proseguimento dell’allenamento.
Lo smaltimento di questo acido in eccesso avviene in modo fisiologico nell'arco di poche ore. Quando si presentano i sintomi e la fatica bisogna però fermarsi o rallentare il ritmo per consentire ai muscoli di ripristinare l’attività muscolare aerobica.
Esistono molti sistemi per “ossigenare” i muscoli: si può massaggiare la parte dolorante, oppure fare esercizi di stretching o semplicemente rilassarsi per qualche minuto.
Per migliorare la performance e aumentare la resistenza muscolare servono un allenamento costante e una corretta preparazione atletica, ma si può ricorrere anche a prodotti che, in modo naturale, possono contrastare gli effetti dell’acido lattico, migliorando la prestazione muscolare.
Uno di questi è la carnosina, una molecola formata dall'unione di due aminoacidi, che ha un’azione antiossidante e di riequilibro del pH muscolare. La carnosina è presente in abbondanza nei muscoli ed è in grado di contrastare gli effetti negativi causati dall'eccesso di acido lattico aiutando a ristabilire il fisiologico pH muscolare e migliorando la prestazione dei muscoli.
La carnosina è stata inserita in microcapsule all’interno di una emulsione spray: questa tecnologia consente un rilascio graduale e prolungato della molecola, che si attiva quando serve nel corso dell’esercizio fisico.
Lo spray, infatti, si spruzza all’interno dei vestiti da indossare durante l’attività sportiva e si deposita sulle fibre tessili. Grazie al calore sviluppato dal corpo e allo sfregamento provocato dal movimento, le microcapsule si rompono e rilasciano la carnosina sulla pelle, attraverso la quale entra in circolo e riduce gli effetti dell’eccesso di acido lattico, permettendo di migliorare nell’immediato l’attività muscolare e quindi la qualità dell’allenamento.
L’acido lattico non è responsabile, invece, dello stato di dolore muscolare che abbiamo provato tutti il giorno dopo uno sforzo fisico particolarmente intenso, quando invece di camminare si caracolla come zombie con tutti i muscoli indolenziti.
L’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata - questo il nome scientifico - è causato da microlesioni muscolari provocate dal lavoro eccessivo, si presenta dopo circa 10 ore dal termine dell’attività e può permanere fino a una settimana.
È il segno che abbiamo puntato a obiettivi di lavoro troppo alti rispetto alle nostre possibilità. In questo caso meglio il riposo o un’attività muscolare blanda finché il dolore non sia passato completamente.
L’acido lattico è prodotto normalmente dai muscoli in piccole quantità, anche in condizioni di completo riposo. In questi casi viene via via smaltito dall’organismo, in particolare dal fegato, passando attraverso il sangue.
Durante l’attività fisica prolungata e intensa, quando c’è poco ossigeno a disposizione per la respirazione cellulare, la produzione aumenta e i meccanismi di smaltimento non riescono a tenere il passo. Ecco che l’acido lattico si accumula e ostacola il proseguimento dell’allenamento.
Lo smaltimento di questo acido in eccesso avviene in modo fisiologico nell'arco di poche ore. Quando si presentano i sintomi e la fatica bisogna però fermarsi o rallentare il ritmo per consentire ai muscoli di ripristinare l’attività muscolare aerobica.
Esistono molti sistemi per “ossigenare” i muscoli: si può massaggiare la parte dolorante, oppure fare esercizi di stretching o semplicemente rilassarsi per qualche minuto.
Per migliorare la performance e aumentare la resistenza muscolare servono un allenamento costante e una corretta preparazione atletica, ma si può ricorrere anche a prodotti che, in modo naturale, possono contrastare gli effetti dell’acido lattico, migliorando la prestazione muscolare.
Uno di questi è la carnosina, una molecola formata dall'unione di due aminoacidi, che ha un’azione antiossidante e di riequilibro del pH muscolare. La carnosina è presente in abbondanza nei muscoli ed è in grado di contrastare gli effetti negativi causati dall'eccesso di acido lattico aiutando a ristabilire il fisiologico pH muscolare e migliorando la prestazione dei muscoli.
La carnosina è stata inserita in microcapsule all’interno di una emulsione spray: questa tecnologia consente un rilascio graduale e prolungato della molecola, che si attiva quando serve nel corso dell’esercizio fisico.
Lo spray, infatti, si spruzza all’interno dei vestiti da indossare durante l’attività sportiva e si deposita sulle fibre tessili. Grazie al calore sviluppato dal corpo e allo sfregamento provocato dal movimento, le microcapsule si rompono e rilasciano la carnosina sulla pelle, attraverso la quale entra in circolo e riduce gli effetti dell’eccesso di acido lattico, permettendo di migliorare nell’immediato l’attività muscolare e quindi la qualità dell’allenamento.
L’acido lattico non è responsabile, invece, dello stato di dolore muscolare che abbiamo provato tutti il giorno dopo uno sforzo fisico particolarmente intenso, quando invece di camminare si caracolla come zombie con tutti i muscoli indolenziti.
L’indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata - questo il nome scientifico - è causato da microlesioni muscolari provocate dal lavoro eccessivo, si presenta dopo circa 10 ore dal termine dell’attività e può permanere fino a una settimana.
È il segno che abbiamo puntato a obiettivi di lavoro troppo alti rispetto alle nostre possibilità. In questo caso meglio il riposo o un’attività muscolare blanda finché il dolore non sia passato completamente.
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